martedì 14 aprile 2020

Il dramma dell'uomo nel Venerdì Santo


Amore innocente inchiodato sul dramma dell'uomo, in questo venerdì santo hai steso le tue braccia non per morire ma per abbracciare. 
Su un mondo impavido e impettito si è abbattuta una tempesta inaudita. 
Si è squarciato quel velo di successo e prepotenza che ha spinto l'uomo oltre l'uomo. 
Il vortice di interessi e sgambetti si è schiantato contro l'infimo principio di sempre: tutto ha un termine. 
Conquiste, ricerche, intellezioni non sono state capaci di frenare la ribellione di un cosmo ridotto in caos, di una natura snaturata e violentata. 
E ci siamo ritrovati di nuovo nudi. 
Come il primo Adamo dopo il peccato. 
Da padroni a schiavi di volontà misteriose. E la debolezza si è tramutata in isolamento, la comunicazione in distanza, la corsa in arresto. 
Dinanzi ai tanti crocifissi in nome dell'irresponsabilità umana, abbiamo voltato faccia e spalle credendo che il conto non sarebbe arrivato. 
Salato e mostruoso quanto stiamo pagando, perlopiù con sangue innocente incagliato nelle reti dell'impotenza. 
Pensavamo di essere quelli sul pezzo, gli unici capaci in ambienti resi deserto. Troppi morti, troppo dolore, troppa fatica. 
Seppur siamo responsabili, Signore almeno tu non voltarti altrove. 
Quella tua corona di spine che oggi perimetra il mondo, sia il dissuasore di peggioramenti luciferini. 
Quei tuoi chiodi che tengono inerme vite attaccate a ventilatori, siano il ferro della lega di una nuova umanità. 
Quel legno della tua croce, lo stesso di tante bare che racchiudono corpi distanziati dagli affetti più cari, sia il trampolino di lancio di un tempo migliore. 
Oggi tu muori di nuovo sul trono di un regno sconfitto, ma è inizio del terzo giorno...quello della Pasqua! 
Signore miserere, miserere..


Buona giornata a tutti. :-)



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