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sabato 7 ottobre 2023

Si cerca per la chiesa - don Primo Mazzolari

Si cerca per la Chiesa un uomo senza paura del domani, senza paura dell'oggi, senza complessi del passato.

Si cerca per la Chiesa un uomo che non abbia paura di cambiare, che non cambi per cambiare, che non parli per parlare.

Si cerca per la Chiesa un uomo capace di vivere insieme agli altri, di lavorare insieme, di piangere insieme, di ridere insieme, di amare insieme, di sognare insieme.

Si cerca per la Chiesa un uomo capace di perdere senza sentirsi distrutto, di mettere in dubbio senza perdere la fede, di portare la pace dove c'è inquietudine e l'inquietudine dove c'è pace.

Si cerca per la Chiesa un uomo che abbia nostalgia di Dio, che abbia nostalgia della Chiesa, nostalgia della gente, nostalgia della povertà di Gesù, nostalgia dell'obbedienza di Gesù.

Si cerca per la Chiesa un uomo che non confonda la preghiera con le parole dette d'abitudine, la spiritualità col sentimentalismo, la chiamata con l'interesse, il servizio con la sistemazione.

Si cerca per la Chiesa un uomo capace di morire per lei, ma ancora più capace di vivere per la Chiesa; un uomo capace di diventare ministro di Cristo, profeta di Dio, un uomo che parli con la sua vita.

Si cerca per la Chiesa un uomo.

Don Primo Mazzolari - 

Questo è il davanti dell'immagine Werken van Barmhartigheid, Meester van Alkmaar 1504) 

L'immagine qui a fianco è un estratta da uno dei sette pannelli dal 1504, quando le sette opere di misericordia sono rappresentate dal Maestro di Alkmaar. La massiccia facciata della casa sul pannello di sinistra è diviso in due parti quasi uguali. Il lato destro del quadro è occupata dalle persone che soffrono la fame. Sottolinea l'artista il contrasto tra la povertà della mendicanti sulla destra e la ricchezza della casa, a sinistra, con la sua cameriera e signore vestite finemente. In primo piano sta spingendo un gruppo di poveri disgraziati insieme davanti alla porta dei ricchi casa. Mentre la cameriera si ferma il cesto di pane, un uomo condivide il pane ai poveri. Sembra che sta guardando che entra il pane. È una rappresentazione di Gesù 'parole:' lasciare che la mano sinistra quello che fa la mano destra ". (Matteo 6: 3)? Se ha occhi solo per la ragazza?
Egli dà pane per l'uomo con un bambino sulle spalle. Una donna si protende con la mano destra una pagnotta al bambino a terra. Anche le persone nella loro miseria possono fare bene insieme.

Gesù è in piedi poco appariscente tra i mendicanti. Egli è riconoscibile per la sua tipica faccia: lunga e stretta, con i capelli cadenti lungo la riga in mezzo. L'artista gli ha dato alcuna corona sacra, così lui spicca ancora meno. "Nel mezzo si trova quello che non sai di te." (Giovanni 1,26). Sappiamo solo certi che è Gesù, perché questo pannello è parte di una serie di sette. Questa figura è in ogni pannello.

Anche se ci sono tutti i tipi di attività è in corso, il tutto fa un silenzioso, sobrio impressione. Come se l'artista vuole mettere in chiaro che essere considerato 'indigenti fame "come una forma di preghiera silenziosa. Come con attenzione ha costruito la scena, sembra se guardiamo alla sua composizione. La testa di Gesù si trova proprio nel centro dell'immagine. A differenza di tutti gli altri, guarda lo spettatore. Come se gli chiede: "E tu?" Lo sguardo interrogatorio di Gesù, possiamo chiedere: `Dove posso ottenere l'immagine? Condivido con i poveri di ciò che ho da offrire su materiali o beni spirituali? Oppure ho sentito in certi momenti o in qualche modo essi stessi ai poveri? Ho il coraggio di mostrare le mie mani vuote, si fermano e chiedono?" 

Che cosa significa il pannello nel nostro tempo in cui pensiamo al nostro povero e rifugiati? Gesù è in mezzo a loro? 

- Rev. Reinhold Philipp - 

Dar la minestra ai poveri di Cornelis de Wael. Il quadro si trova nei Musei Nazionali di Genova - Palazzo Spinola di Genova (Liguria-Italy)

Buona giornata a tutti :-)


www.leggoerifletto.it

https://www.youtube.com/c/leggoerifletto




giovedì 13 gennaio 2022

Amore – don Primo Mazzolari

Amore in ogni parola
che si spegne sul mio labbro;
amore in ogni lacrima solitaria
sparsa nella disperazione impotente
di esistere singolarmente;
amore in ogni desiderio che fugge veloce
verso l'impossibile;
amore in ogni sguardo di bimbo
spensierato e libero;
amore in ogni amarezza che inonda
la mia gola e la mia vita,
arsa dal peso di essere me stesso;
amore in ogni paura di non essere
ciò che vuole l'Altissimo;
amore nella vanità di ogni sforzo sincero;
amore nella dolcezza e nei ricordi
della fanciullezza passata;
amore nella sera grigia
di questo qualsiasi giorno.

Ma al di sopra, e al di dentro
di questo amore voglio la pace
che supera ogni senso.


(don Primo Mazzolari)



Buona giornata a tutti :-)

lunedì 26 marzo 2018

So di essere amato - don Primo Mazzolari

Cristo, so di essere amato per quello che è propriamente mio:
la mia povertà; e sento il bisogno di amare per quanto in proporzione mi venne e mi viene ogni giorno perdonato.


Credo nell'inestimabile dono della libertà, che illumina ma non costringe.

So di portare dentro la presenza, il fermento di una speranza
che va al di là della brevità della nostra giornata.

Sento che la vita ha un ordine di sacrificio a cui non ci si può rifiutare,
senza sentirsi colpevoli; la vita è un dovere, la vita è un costo,
la vita è un impegno, la vita bisogna guadagnarsela.


- don Primo Mazzolari -




Buona giornata a tutti. :-)