Vieni Signore Gesù e riempi il nostro cuore di te!
lunedì 4 settembre 2023
Vieni Signore Gesù
Vieni Signore Gesù e riempi il nostro cuore di te!
domenica 5 febbraio 2023
Gesù, credo fermamente che Tu sai tutto
Ora Ti prego, avvicinati a questo mio fratello
che si trova nel disagio e nella sofferenza.
Io ti seguo in adorazione col cuore e con il mio Angelo custode.
Poni la Tua SS.ma mano sul suo capo,
fagli sentire i battiti del Tuo Cuore,
fagli sperimentare il Tuo ineffabile Amore,
rivelagli che il Tuo Padre Divino è anche Padre suo
e che tutti e due lo avete amato da sempre e gli siete sempre stati vicini,
anche quando lui non vi pensava e non vi amava quanto doveva.
Gesù, assicuragli che non c'è nulla da temere,
sabato 24 aprile 2021
La Leggenda dei Tre Alberi
C’erano una volta tre alberi che crescevano uno accanto all’altro nel bosco. Erano amici e come tutti gli amici anche loro erano molto diversi, nonostante crescessero nello stesso posto e fossero tutti della stessa altezza. Un giorno gli alberi parlavano di ciò che sarebbero voluti diventare da grandi:
“Da grande sarò un baule intagliato, il più bello di tutti, di quelli dove si conservano i tesori e i gioielli”, disse il primo albero, e il secondo continuò: “Da grande sarò un potente veliero, il più forte di tutti e trasporterò il più famoso esploratore del mondo”, e il terzo disse: “Da grande sarò il più alto e bello di tutti gli alberi e agli uomini parlerò di Dio”.
Passarono gli anni, un giorno nella foresta arrivarono i boscaioli per abbattere il primo albero. “Ora il mio desiderio di diventare un baule di tesori si realizzerà”. Ma non fu così. Anziché essere trasformato in un baule di tesori, il primo albero diventò una mangiatoia per animali. Passarono alcuni anni. Poi una notte la vita del primo albero cambiò. Nacque un bambino, con tutta evidenza non era un bambino comune. Gli Angeli cantarono ed i pastori vennero a visitarlo. Indovinate quale mangiatoia usò come culla la Madre del Bambino? Quando capì cosa era successo, il cuore del primo albero si riempì di gioia. “È vero, non sono stato riempito d’oro e di gioielli, ma ho portato il più prezioso tesoro del mondo”.
Anche il secondo albero, quando venne abbattuto, fu molto contento. “Ora il mio desidero di diventare un potente veliero si potrà realizzare”. I boscaioli portarono via il secondo albero ma anziché un agile veliero diventò un semplice peschereccio. Passarono molti anni, in tutto circa trenta, e un giorno anche la vita del secondo albero cambiò. Era fuori in mezzo al mare, quando si scatenò una tempesta terribile. Il vento soffiava le onde erano tanto alte che la barchetta sembrava affondare, ma a quel punto accadde qualcosa di incredibile. Gesù vedendo i suoi Discepoli spaventati si alzò e ordinò al vento e al mare di calmarsi, ed essi obbedirono. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia, poi disse loro: “Perché avete paura, non avete ancora fede?” Ma chi è costui che anche il vento ed il mare gli obbediscono? Quando il secondo albero capì ciò che gli era accaduto, anche il suo cuore si riempì di gioia. “I miei desideri si sono realizzati, non ho trasportato un grande esploratore, ma ho trasportato il Creatore del cielo e della terra”.
Non molto tempo dopo anche la vita del terzo albero subì un cambiamento. Non fu molto contento quando i boscaioli lo abbatterono. “Ora non potrò più essere l’albero più alto della foresta e non potrò parlare agli uomini di Dio”. I boscaioli lo portarono via. Con sua grande costernazione però non fu lavorato per farne qualcosa di bello. Di lui ne fu fatta una grezza croce di legno. Là in cima ad una collina fu inchiodato sopra le sue travi un uomo condannato a morte. Sarebbe dovuto essere il giorno più brutto della vita dell’albero, ma chi era l’uomo inchiodato sulla croce? Era Gesù Cristo Figlio di Dio. E quando il terzo albero capì cosa era successo, il suo cuore pianse contento. “Eccomi” disse “Non diventerò l’albero più alto del bosco, ma sarò la Croce, e quando gli uomini mi guarderanno, penseranno a Dio che, attraverso suo figlio Gesù, salva tutto il mondo”. E questo era molto meglio che essere soltanto il più grande albero del mondo.
sabato 3 aprile 2021
Coraggio, fratello - Don Tonino Bello
Coraggio,
fratello che soffri.
C’è anche per te una deposizione dalla croce.
C’è anche per te una pietà sovrumana.
Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...
Coraggio.
Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
la terra riacquisterà i suoi colori
e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
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Buon sabato di Pasqua a tutti!
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giovedì 29 agosto 2019
Lasciami dove sono! - Fulton J. Sheen
lunedì 24 dicembre 2018
La Madonna del Soccorso – Ada Negri
avviluppata nell'oscuro scialle.
Aspro un singhiozzo le scotea le spalle:
cerbiatta parea che fugge il laccio.
E scese il monte e traversò la valle,
Alzava sulle braccia il suo tesoro:
ogni rifiuto la facea più smorta,
più spersa in mezzo al lastrico sonoro.
che, cogli occhi al suo segno, va e va
soverchiandosi a gara, e par che dica
— Scostati!... — a chi dappresso le ristà....
sempre diversa e sempre a sè davante
sospinta in corsa, col suo mugghio enorme,
coll'acre ardor della sua forza ansante....
"Dio, che ti stai così lontano e muto
nei cieli, Dio che vedi le agonie
delle madri e dei bimbi, ajuto, ajuto !... „
che fame febbre tedio avean consunte
disser cogli occhi: "O Madre dolorosa,
sieno le nostre povertà congiunte!...
offrimmo. Civiltà che ne discaccia
dall'opre, questo asil d'inerzia vile
ne schiude. Vieni, o disperata in traccia
uno le disse: "Siediti vicino
al focolare. „ — E tutti : " Oh, come è bello
rondinella, il tuo stanco rondinino!...
trepida, senza nido e senza nome,
osi, pur fra le lagrime, un sorriso....
Riso lucente, in fitta ombra di chiome!...
Noi faremo al tuo piccolo una cuna
di stracci, e nella tua misera gonna
sarai chiara per noi come la luna.... „
Vibrava in essi il rullo del coraggio,
vibrava in essi il rullo del lavoro,
qual rombo di guerresco carriaggio.
Riprendi il sacco, mettiti in cammino,
taglia le siepi, abbatti i muri, della
tua forza tempra un'arma d'oro fino,
e vinci se non vuoi vinto cadere,
para, se vuoi che colpo non ti tocchi!...
Così cantò, col riso e il sol negli occhi,
la Madre. Ognuno avidamente a bere
quella dolcezza si gettò a ginocchi.
E colui ch'era vinto dominò.
E colui ch'era a terra ascese in alto.
E la Suscitatrice si nomò
per essi e pei lor figli, ora e nel corso
dei secoli, Madonna del Soccorso.
martedì 23 ottobre 2018
O mio amato Gesù
giovedì 26 aprile 2018
O mio Signore Gesù Cristo
martedì 24 aprile 2018
Cuore divino di Gesù
martedì 3 aprile 2018
Sulla vita e sulla morte
Sento la vita palpitare dentro di me,
sperimentando la tenerezza di quanti mi circondano.
e secondo le tue promesse mi darai il centuplo
con tutta la lucidità della mia mente,
i miei affetti e i miei sogni, le mie opere e i miei progetti.
accetto la sua fine, quando e come vorrai.
Ti chiedo solo un dono: la tua grazia e la tua amicizia.
lunedì 2 aprile 2018
Anche Giuda risorgerà!
ognuno di noi è stato Giuda.
domenica 1 aprile 2018
O Signore risorto - Madre Teresa di Calcutta
quando bussi alla mia porta.
Donami gioia vera
per testimoniare al mondo
che sei morto e risorto
per sconfiggere il male.
Fa’ che ti veda e ti serva
nel fratello sofferente,
malato, abbandonato, perseguitato…
aiutami a riconoscerti
in ogni avvenimento della vita
e donami un cuore sensibile
alle necessità del mondo.
O Signore risorto,
riempi il mio cuore
di piccole opere di carità,
quelle che si concretizzano in un sorriso,
in un atto di pazienza e di accettazione,
in un dono di benevolenza e di compassione,
in un atteggiamento di perdono cordiale,
in un aiuto materiale secondo le mie possibilità.
Amen.
- Madre Teresa di Calcutta -