Basta! Sono stanco morto, stanco di
pensare troppo.
Come un uccello folle la mia testa gira
e rigira a vuoto,
e si imbatte nelle griglie dei mille
perché della mia vita.
Ci sono troppe domande, e sempre nessuna
risposta!
Perché questa vita stereotipata con i
minuti che spingono le ore, le ore che spingono i giorni,
i giorni che spingono i mesi, e poi,
tutto ricomincia automaticamente?
Qual è il senso della mia vita?
Sarà per lo studio? E poi? Per la
laurea? E poi?
Per il lavoro? Per il denaro? Per le
vacanze?
Per la pensione? E poi? E poi?
Per il nulla quando si pensava di avere
raggiunto il tutto!
Signore, siamo giovani bulimici di avere
e anoressici di essere!
Appena sono nato, piccolo pargolo,
mi hanno colmato con il prezzo dei loro
giocattoli;
mi hanno nutrito sempre preoccupati se
ero sazio abbastanza;
mi hanno vestito con magliette e scarpe
alla moda;
mi hanno dato tutto perché non mi
mancasse niente…
…e adesso sono vuoto, privo di senso,
con una vita piena di avere e povera di
essere!
Tu mi hai detto Signore, «una cosa ti
manca: vai,
vendi quello che hai e dallo ai poveri
e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e
seguimi!».
Donami, Signore, la forza per diventare
come Francesco:
povero nel suo saio ed estraneo a
qualsiasi moda;
pellegrini tranquillo lungo la strada
verso l’eternità;
lontano dalla gabbia dorata di una vita
comoda;
irradiazione di gioia cibandosi di
nulla;
felice, pur essendo privo di tutto;
pazzo, dopo l’incontro con Te senza il
quale non si può Essere;
pazzo come lui, per essere me stesso e
felice.
padre Stefano dell’abbazia di
Sant’Antimo
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Buona giornata a tutti. :-)
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